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Coronavirus: cosa devono fare imprese e professionisti
La diffusione in Italia del Coronavirus ha portato il Governo ad assumere, nelle ultime settimane, molteplici provvedimenti emergenziali. A prescindere dagli interventi di natura più strettamente tecnico-sanitaria, ordinanze, decreti legge e decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno previsto, per i datori di lavoro, nuovi obblighi di natura molto diversa tra loro. Sono dieci le regole principali che aziende e professionisti devono rispettare nei rapporti con dipendenti, fornitori, utenti o visitatori e nei confronti delle Autorità sanitarie (e non solo).
La diffusione del Coronavirus (COVID-19) è affrontata in Italia (dal Governo, dalle Regioni, dalle Autorità Sanitarie e da tutti gli Organismi pubblici coinvolti) con tempestive misure emergenziali sino all’ultimo (in ordine cronologico) DPCM del 4 marzo 2020. Al netto dei provvedimenti di natura più strettamente sanitaria, questi decreti, vuoi a fine di prevenzione del contagio, vuoi per ridurre gli effetti negativi sull’economia e sul lavoro della prima categoria di misure, costituiscono fonte – per un verso – di molteplici obblighi in capo a datori di lavoro e lavoratori e – per altro verso – di adempimenti semplificati (è il caso, per esempio, dello smart working e della CIG) che possano contribuire ad assicurare la continuità produttiva ed economica di molteplici realtà aziendali. Il tutto cercando, anche, di tramutare l’emergenza in una opportunità.
Quadro normativo in continua evoluzione